Il Nasim era una nave mercantile battente bandiera panamense. In lunghezza superava i 70 metri e trasportava un carico di auto destinate al mercato africano.
Secondo la cronaca del tempo, nella notte tra l’11 ed il 12 febbraio 1976, dopo aver lasciato il porto di Livorno, la nave speronò con la prua gli scogli di Punta Pennello (Giannutri), appena fuori dal piccolo porto di Cala Maestra. Il Nasim affondò in poco tempo adagiandosi con il lato di babordo sul fondo ad una profondità di 60 metri. La prua è rivolta verso la piccola baia di Cala Maestra, probabilmente il comandante fece un estremo tentativo di evitare il naufragio, cercando di incagliare la nave sul basso fondale della cala, purtroppo non ci riuscì.Durante l’inabissamento alcune auto fuoriuscirono dalla nave posizionandosi ad una profondità tra i 33 ed i 60 metri.

Immergendosi in prossimità della costa si può iniziare la discesa in corrispondenza di una bitta di ferro all’inizio di Punta Pennello. Durante la discesa occorre mantenere come riferimento il limite tra la prateria di posidonie e la sabbia; a circa 33 metri individueremo la prima auto ed a 36 la seconda. Sporgendosi al disotto di essa, ci apparirà una fila di automobili disposte su un fondo di sabbia bianca; trenta metri più avanti infine potremo ammirare l’impressionante sagoma del Nasim con le grandi eliche sospese. La visibilità molto alta ed il colore bianco del fondale rendono ancora più affascinante e suggestiva questa immersione.

 

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